Il Comitato della Dante di Varsaviaha sviluppato un programma culturale che è al tempo stesso radicato nella tradizione e proiettato verso il futuro. Una cultura che non si limita a conservare il passato, ma che lo rende vivo, attuale e partecipe delle sfide contemporanee. Una cultura che non è autoreferenziale, ma che si apre al dialogo, alla partecipazione e alla crescita collettiva.
La cultura non è mai un fatto statico, ma un processo dinamico che si nutre della tradizione per guardare al futuro.
Il Comitato Dante di Varsavia costruisce il proprio programma culturale attorno a questa idea fondamentale: non si tratta solo di preservare e promuovere la cultura italiana, ma di fare cultura in modo attivo, vivace e partecipativo, creando legami tra la tradizione storica e il mondo contemporaneo, tra l’Italia e la Polonia, tra passato e futuro.
Il nostro programma culturale si fonda su due filoni principali, che si intrecciano e si arricchiscono vicendevolmente: uno volto alla diffusione della conoscenza storica, letteraria e musicale dell’Italia, l’altro dedicato all’approfondimento delle connessioni culturali tra la cultura italiana e quella polacca. In questo modo, non ci limitiamo a essere spettatori passivi della cultura che promuoviamo, ma ci impegnamo attivamente nella sua costruzione e diffusione. La cultura, per noi, è un processo vivo, un dialogo continuo che attraversa i secoli e le culture, che arricchisce le persone che la vivono e le rende partecipi di un patrimonio condiviso.
Nel primo ambito, quello della conoscenza storica e letteraria, ci impegniamo a diffondere l’opera dei grandi autori italiani, come Dante Alighieri, Alessandro Manzoni, Luigi Pirandello e tanti altri, che hanno segnato la storia della letteratura mondiale. La loro opera non è solo un patrimonio letterario, ma un richiamo alla riflessione sul nostro presente, in grado di offrire spunti per comprendere le sfide della contemporaneità. La traduzione in polacco delle loro opere non è solo un atto linguistico, ma anche un atto culturale che aiuta a mettere in relazione due tradizioni storiche, due visioni del mondo, due esperienze di vita. Approfondiamo anche il contributo giuridico italiano alla Polonia, come quello di Scipione Piattoli, che ha trasferito nel sistema costituzionale polacco le intuizioni più rilevanti dello ius romanum e dello ius gentium, creando un ponte duraturo tra le due tradizioni.
Il secondo filone, quello della connessione tra la cultura italiana e quella polacca, si sviluppa attraverso la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio comune, che non è solo materiale, ma anche spirituale e culturale. In questo ambito, il Comitato di Varsavia ha organizzato eventi che mettono in risalto le influenze reciproche, dai legami storici e architettonici ai flussi migratori che hanno arricchito entrambe le culture. L’approfondimento di questi legami non si limita alla storia, ma guarda al futuro, cercando di costruire un dialogo che si fonda sulla consapevolezza di un patrimonio comune che può continuare a nutrire il presente.
La nostra missione culturale non si ferma qui. Abbiamo un impegno profondo anche nei confronti delle nuove generazioni, alle quali vogliamo trasmettere i valori universali che la cultura italiana ha contribuito a costruire nel corso dei secoli. Valori come la libertà, la giustizia, il rispetto per la dignità umana, che sono alla base di una civiltà culturale ed etica che ha influenzato l’intero continente europeo. Dante Alighieri, con la sua opera immortale, rappresenta il culmine di questa tradizione, che ha saputo superare i confini del tempo e delle circostanze storiche, diventando un faro per le generazioni future. La cultura, per noi, è un’eredità che deve essere trasmessa e vissuta, non solo custodita.
🟤...il sangue d'Italia e il sangue polacco
La Società Dante Alighieri di Varsavia si impegna a coltivare le tradizioni patriottiche italiane, prestando particolare attenzione alla memoria dei caduti italiani che, nel XIX e XX secolo, hanno sacrificato la loro vita combattendo al fianco del popolo polacco nelle insurrezioni per l'indipendenza della Polonia.
Questi eroi, che incarnano i valori universali di libertà, solidarietà e fratellanza, rappresentano un legame storico profondo tra Italia e Polonia. La loro memoria è per noi un motivo di riflessione e ispirazione, un esempio di come i principi dell'unità e dell'autodeterminazione abbiano attraversato i confini nazionali, unendo i nostri due popoli nella lotta contro l'oppressione.
Attraverso commemorazioni, conferenze, visite a luoghi di memoria e iniziative culturali, il Comitato di Varsavia si impegna a valorizzare e trasmettere questa eredità storica, coinvolgendo non solo studiosi e appassionati, ma anche le giovani generazioni. Per noi, ricordare non è solo un dovere morale, ma un atto di cultura, che collega il passato al presente e sottolinea il ruolo della memoria come fondamento di una società libera e consapevole.
In questo modo, il Comitato mantiene vivo lo spirito del sacrificio di quegli italiani che, in nome di ideali condivisi, hanno contribuito a scrivere una pagina significativa della storia polacca e dei legami storici tra i nostri due popoli.
Le celebrazioni della memoria militare italiana sono svolti in collaborazione con la Compagnia degli Artiglieri 1863 "Francesco Nullo" di Varsavia sotto il comando del serg, magg. ZS Federico Manunza, socio della Dante di Varsavia.