La Dante a Varsavia. Cento anni di storia.
Foto di gruppo dei soci della Società Dante Alighieri-Comitato di Varsavia. Koncern Ilustrowany Kurier Codzienny - Archiwum Ilustracji
Ottobre 1925. I membri della delegazione della Società Dante Alighieri-Comitato di Varsavia dopo la deposizione di una corona di fiori sulla tomba del Milite Ignoto presso il monumento a Vittorio Emanuele II. Visibili da sinistra: il sindaco della città capitale Varsavia Władysław Jabłoński, il senatore italiano Filippo Cremonesi, il senatore Ignacy Baliński, presidente del consiglio comunale di Varsavia con la consorte, l'inviato straordinario e ministro plenipotenziario della Polonia in Italia August Zaleski e il segretario della Legazione polacca in Italia, conte Jan Drohojowski.
12 aprile1930. Conferenza inaugurale presso la nuova sede della Società Italo-Polacca “Dante Alighieri” in Viale Ujazdowskie 28. Sono visibili: il presidente del comitato, principe Włodzimierz Feliks Czetwertyński, l'ambasciatore italiano in Polonia Alberto Martin Franklin (quarto da destra nella prima fila), il nunzio apostolico in Polonia Francesco Marmaggi (terzo da destra nella prima fila), il vice capo del Cerimoniale Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri Rajnold Przeździecki (quinto da sinistra nella seconda fila), il capo del Dipartimento Stampa del Dipartimento Politico ed Economico del Ministero degli Affari Esteri, Leon Chrzanowski (quarto da sinistra nella seconda fila).
15 marzo 1931. Riunione organizzativa del Comitato per la Costruzione del Monumento agli Italiani caduti nella lotta per l'indipendenza della Polonia, istituito su iniziativa della Società italo-polacca "Dante Alighieri". Sono visibili: il presidente del comitato, Dr Adam Lewak (a sinistra al centro), il capo del Dipartimento Stampa del Dipartimento Politico ed Economico del Ministero degli Affari Esteri Leon Chrzanowski (ottavo da destra), il prof. Samuel Dickstein, illustre matematico e membro della Dante di Varsavia (settimo da sinistra) e il Direttore dell'Ufficio Cultura della Città di Varsavia Capitale Stefan Natanson.
Il Comitato della Società Dante Alighieri a Varsavia è un'associazione di diritto polacco affiliata alla Sede Centrale della Società Dante Alighieri in Roma. La Dante di Varsavia è la più antica associazione italo-polacca della capitale. Le proprie origini risalgono al 1924. Fu costituita come associazione culturale, apartitica e aconfessionale, con sede in Ulica Zgoda 12/5. Fra i membri del primo e dei successivi Consigli Direttivi, come anche fra i soci più attivi del Comitato, erano annoverati docenti dell’Università di Varsavia, esponenti di spicco del settore della ricerca, cultura ed arte, amministratori locali, rappresentanti dell’alta borghesia e dell’aristocrazia sia di Varsavia che del voievodato della Mazovia, religiosi ed alti esponenti del clero, giornalisti e dipendenti della radio di Varsavia. Il patronato al Comitato della Società Dante Alighieri di Varsavia fu concesso dall’allora Ambasciatore del Regno d’Italia in Polonia Giovanni Cesare Majoni.
Le attività del Comitato della Dante di Varsavia erano sempre ferventi. Spaziavano dalle conferenze letterarie al mantenimento delle tradizioni italiane, dai concerti di musica classica e contemporanea alle accademie in occasione delle feste nazionali. Alcune cronache della vita dell'associazione si sono preservate sino ad oggi nell'Archivio di Stato di Varsavia. Sappiamo che il primo presidente della Dante a Varsavia fu la professoressa Gemma Schiesari, lettrice di lingua italiana presso l'Università di Varsavia, coadiuvata dai nobili polacchi Jan Zamorski deputato al parlamento per l'Unione Nazional Popolare e Jerzy Mazaraki accademico delle Università di Varsavia e di Napoli, studioso di Carlo Goldoni e successivamente Direttore del Teatro Grande di Varsavia. Nell'anno 1928 a capo del Comitato di Varsavia assurse il principe Włodzimierz Feliks Czetwertyński. Sotto la sua presidenza la Dante si dotò di una sede, con propria biblioteca e di un cinematografo, che poteva ospitare contemporaneamente fino a venti persone. In essa venivano proiettati i cinegiornali dell'Istituto Luce, inviati ogni mese dalla Sede di Roma. Inoltre ogni sabato il Comitato della Dante di Varsavia organizzava la lettura dei più grandi capolavori della letteratura italiana, alla quale partecipavano "alcune centinaia di persone", secondo le cronache di quegli anni. Segretario Generale della Dante di Varsavia era la signora Alina Wolff, che dopo la seconda guerra mondiale sposò l'insigne architetto luterano Teodor Bursche, sovrintendente alla ricostruzione di Varsavia nel dopoguerra.
Il 12 aprile 1930 dopo anni di ricerche la Dante ottenne finalmente una sede, degna della propria multiforme azione educativa, culturale e sociale. Alla presenza dell'Ambasciatore del Regno d'Italia Alberto Martin Franklin, del Nunzio Apostolico S.E. Francesco Marmaggi che sarà poi cardinal presbitero e Prefetto della Congregazione per il Clero, fu inaugurata la nuova sede del Comitato di Varsavia in viale Ujazdowski 28, dove attualmente ha sede il Centro per lo Sviluppo dell'Educazione del Ministero della Pubblica Istruzione.
Del Comitato di Varsavia facevano parte persone di ogni convincimento politico e religioso. Fra gli esponenti di spicco del Comitato di quegli anni ci furono il fondatore della Chiesa Vetero-Cattolica dei Mariaviti in Polonia, S.Em. Jan Maria Kowalski, ritenuto santo dalle Chiese dell'Unione di Utrecht. Lui che già aveva prodotto una traduzione della bibbia in polacco direttamente dalle fonti ebraiche, nel 1932 tradusse dall'italiano al polacco la Divina Commedia di Dante. L'edizione della Divina Commedia di Kowalski fu impreziosita dalle illustrazioni di Gustavo Dorè; e la signora Zuzanna Rabska, nata Kraushar (nata il 22 settembre 1888 a Varsavia, morta lì il 23 ottobre 1960) - Poeta, scrittrice, traduttrice polacca di origini ebraiche. Negli anni 1925-1939 scrisse nella sezione di cronaca letteraria del "Kurier Warszawski". La sua poesia è legata a temi patriottici vicini allo stile della Giovane Polonia.
Ai lavori della Dante a Varsavia presero parte anche il nuovo Ambasciatore del Regno d'Italia a Varsavia Giuseppe Bastianini membro del Gran Consiglio del Fascismo noto per essersi opposto alle leggi razziali in Italia e il Cardinale Augusto Hlond, primate della Polonia, che nel 1946 diventò anche Arcivescovo di Varsavia. Nel 1934, a seguito della decisione di Mussolini di trasformare i comitati esteri de “La Dante” in vere e proprie sedi estere del partito fascista, elemento del sistema di propaganda del littorio, i membri del Comitato di Varsavia decisero di cessare l'attività dell'associazione, dissentendo alle direttive del neo nominato presidente della principale Società Dante Alighieri di Roma, on. Felice Felicioni, di sottoporre le attività dei Comitati al vaglio della Direzione Generale per i Servizi di Propaganda del nascente Ministero della Cultura Popolare. Dopo la seconda guerra mondiale, il Comitato di Varsavia non fu più riattivato.
Il 2 novembre 2021, a quasi cento anni dalla creazione del primo Comitato, sotto gli auspici della Sede di Roma, si è svolta a Varsavia la ricostruzione ufficiale del Comitato della Società Dante Alighieri. La presidenza del Comitato è stata assunta dal giurista Carlo Paolicelli. Nel comitato costituente sono entrati a far parte sette membri, Elisabetta Caprino, Piero Cannas presidente della Camera di Commercio e Industria Italiana in Polonia, Donato Di Gilio, Stefano Moroncelli, Maurizio Muscarà e Stefano Zedde. Il Comitato della Società Dante Alighieri di Varsavia il 26 novembre 2021 è stato ufficialmente registrato nell'albo nazionale delle associazioni tenuto dal Tribunale Distrettuale della Città Capitale di Varsavia.
Il 21 febbraio 2022 ne è stata ratificata la sua costituzione dal Presidente della Società Dante Alighieri Prof. Andrea Riccardi.